Abbiamo già detto che le donne presentano riserve di creatina endogena inferiori rispetto agli uomini.
Alcuni studi hanno evidenziato che il ciclo mestruale può influenzare l'omeostasi della creatina a causa della natura ciclica degli ormoni sessuali.
Studi condotti su modelli animali hanno dimostrato che l'espressione dell'arginina-glicina aminotransferasi (AGAT), la fase limitante della sintesi della creatina, è influenzata dai livelli di estrogeni e testosterone.
Date le premesse, l’integrazione di creatina può essere particolarmente importante durante le mestruazioni, la gravidanza (soprattutto le prime 20 settimane), il post-partum, il periodo peri e post- menopausa.
Vi sono inoltre prove crescenti che il metabolismo della creatina è up-regolato nei tessuti dell'utero durante le fasi del ciclo in cui la richiesta di energia aumenta. Dato l'aumento del turnover proteico e le sfide con la saturazione del glicogeno, l'integrazione di creatina può essere ancora più efficace nella fase luteale.
Queste sono solo delle ipotesi, sono necessari ulteriori studi e ricerche, ma il tutto sembra essere promettente dal momento che si parla già di studi sulla creatina e percorsi di PMA, di studi per scoprire strategie per contrastare un cattivo impianto dell'embrione e mancato concepimento, di migliorare la contrattilità dell'utero durante il travaglio
Dott.ssa Patalano Myriam Biologa Nutrizionista
Ischia Nutrizione Patalano